Gli ambientalisti colpiscono il weekend del Rally WRC in Australia, dove il Mondiale è tornato dopo due anni di stop. Intanto in testa alla classifica c'è la Ford di Latvala.
Il Mondiale WRC mancava dall'Australia dal 2006 e ora probabilmente si capisce il perché. Il weekend del rally sulla costa est australiana è stato caratterizzato dalle proteste degli ambientalisti che hanno costretto gli organizzatori a cancellare due frazioni cronometrate.
La polizia, infatti, ha ricevuto diverse segnalazioni lungo i circa 11 km della prova speciale denominata CTEK East: i recinti a bordo strada erano stati rimossi permettendo al bestiame di piazzarsi liberamente sulla strada, che doveva essere percorsa due volte dai piloti.
"Sicuramente c'è della gente che non apprezza che le nostre auto passino davanti alle loro case - ha dichiarato l'iridato alsaziano Sebastien Loeb (nella foto) -. Posso capirli, ma io non ho chiesto di venire qui e ora devo fare semplicemente il mio lavoro".
Loeb ha chiuso la prima giornata di gara al terzo posto, a 22"7 dall'inatteso leader Jari-Matti Latvala, giovane pilota finlandese della Ford che solo qualche settimana fa sembrava vicino al licenziamento. Seconda piazza per un altro outsider, Sebastien Ogier. Solamente quinto, invece, il leader della classifica mondiale Mikko Hirvonen, anche se staccato di meno di un secondo dalla Citroen di Loeb.
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