Fa male ricordarti, un dolore mai riemarginato che ancora sanguina, fa male rivedere quegli istanti, chi allora non c'era o era troppo piccolo per comprendere quello che sto scrivendo non potrà mai capire cosa si prova, quella domenica si spezzò come qualcosa dentro, una sensazione difficile da spiegare, non è mai più accaduta, quel giorno era come se fosse morto un fratello, uno di famiglia insomma, piansi almeno tre giorni, con i tiggì che passavano le scene dell'incidente quasi ad ogni edizione, un coltello nella piaga...
C'è chi dopo quel giorno ha smesso di seguire le corse e devo dire la verità quella crisi "mistica" ha sfiorato anche me per diverso tempo, l'ho "superata", ma *nulla* sarà mai più come prima, nulla sarà come quando Lui c'era, Senna era in grado di appassionare a questo sport pure chi di motori non ne capiva nulla, Ayrton non era solo un pilota, era qualcosa di più...un più che nessun pilota potrà mai eguagliare e che lo rendeva unico non solo sul piano agonistico ma anche umano.
Ogni qualvolta guardo il camera car nei momenti prima dell'uscita di pista spero sempre che la vettura completi normalmente la curva, che sia stato solo un brutto sogno, che quel maledetto tirante della sospensione potesse essere volato da un'altra parte senza spezzare il sogno di un campione e di tutti i suoi fans, eppure...oggi, a distanza di 15 anni, ho pianto ancora.
Ayrton sarai sempre nel mio cuore, come te nessuno mai.
