Senna, filmato contro la pista

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Dailypain
view post Posted on 8/9/2009, 14:05




Repubblica — 12 marzo 1997 pagina 48 sezione: SPORT

IMOLA Entrano in scena i testi e al processo per la morte di Senna si confermano le strategie dell' accusa e delle difese. Il pm Passarini vuole dimostrare che la causa della morte del campione brasiliano fu in parte dovuta ad interventi mal eseguiti dai tecnici Williams sulla vettura; il difensore del team inglese, Dominioni, cerca di sostenere come non si indagò a fondo sulle presunte cattive condizioni dell' asfalto del circuito imolese. In mezzo la difesa della Sagis, società che gestisce la pista: l' avvocato Landi ha più volte ricordato come una perizia abbia già escluso problemi dell' asfalto. Ieri sono stati ascoltati Mario Casoni, pilota di una delle vetture di soccorso che intervenne negli istanti successivi all' incidente, e l' ispettore Stefano Stefanini, responsabile del settore infortunistica della Polstrada di Bologna. Casoni ha ricordato di aver visto il volante di Senna "divelto e penzolante all' esterno dell' abitacolo". Dominioni ha contestato al teste il fatto che nel '94 disse che il volante era appoggiato al suolo, ma Casoni ha confermato la nuova versione, attribuendo la prima a imprecisioni di verbalizzazione. Stefanini ha invece ricostruito i rilievi sull' incidente e sulla vettura inglese, evidenziando due modifiche effettuate sulla Williams di Senna: una limatura dei bordi dell' abitacolo per consentire una guida più agevole al pilota, e una placca di metallo che sarebbe stata posta sulle sospensioni posteriori dopo che, a suo dire, si erano incrinate durante i test a Le Castellet. Il che è stato letto da Passarini come una conferma al fatto che, pur essendo le vetture F.1 ' sofisticatissime' , poi si effettuano interventi 'rimediati' , come quello del piantone dello sterzo della Williams, in seguito spezzatosi. La difesa ha invece molto insistito sui mancati accertamenti sui problemi dell' asfalto. Tutto nasce dal filmato di un videoamatore, girato durante i test privati a Imola del 9 marzo '94. Senna fu ripreso mentre discuteva proprio sulla curva del Tamburello col direttore del circuito, Giorgio Poggi. Secondo Stefanini, Senna si lamentava di alcuni avvallamenti dell' asfalto, poi risolti il giorno successivo con alcuni lavori di livellamento.
Ma alle domande di Dominioni l' ispettore ha ammesso che nessuno della direzione del circuito fu ascoltato sull' episodio. Altri testimoni ascoltati sono stati un commissario della Polstrada, un cronometrista, il vicedirettore di corsa e i due medici che estrassero Senna dalla vettura, Pezzi e Baccarini, che hanno confermato di non aver trovato ostacoli - estraendo il corpo - nel volante, un dato che fece loro supporre che lo sterzo fosse già rotto prima dell' impatto sul muro.
 
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