Morte Senna, Frank Williams: "Forse un guasto"

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Dailypain
view post Posted on 8/9/2009, 14:07




Repubblica — 08 maggio 1994 pagina 36 sezione: SPORT

BOLOGNA - Mentre il pm Maurizio Passarini ha cominciato ad ascoltare i piloti (Alboreto e Martini i primi), dal Brasile arriva una notizia: Frank Williams ha ammesso che l' incidente a Senna potrebbe essere stato provocato da un guasto meccanico alla vettura. A dirlo, è stato Leonardo Senna, il fratello del campione: ieri ha parlato a lungo con i giornalisti brasiliani, facendo il punto sulle indagini e commentando le voci sulla paternità attribuita al fratello. "Prima di ripartire - ha raccontato - Williams mi ha detto che effettivamente Ayrton potrebbe essere uscito di pista per un guasto. Frank mi ha confermato che la macchina toccava l' asfalto, e che questo era strano, ma ha anche aggiunto che una valutazione definitiva verrà fatta solo quando gli ingegneri della sua scuderia potranno esaminare la vettura, sequestrata dalla magistratura italiana". L' opinione di Williams coincide con quella espressa da Bernie Ecclestone, che aveva visionato le immagini registrate dalla telecamera montata sulla Benetton di Schumacher. Leonardo Senna ha aggiunto che per lui è irrilevante sapere quale fu la causa dell' incidente o il momento esatto in cui il fratello morì: "Una volta accertato che non fu Ayrton a sbagliare, ciò che mi importa - ha sottolineato - è provare che la pista di Imola non garantiva le necessarie condizioni di sicurezza per disputare il Gran Premio". Commentando poi l' azione di riconoscimento di paternità che la modella Marcella Prado vuole intentare per dimostrare che la figlia Victoria, di 8 mesi, sarebbe frutto di una relazione con Ayrton Senna, il fratello del pilota scomparso ha detto: "C' è gente che non si fa scrupoli, che approfitta del nostro dolore. Purtroppo io e i miei familiari dovremo abituarci. E comunque, escluso che Victoria sia figlia di Ayrton: se così fosse, perché la madre non si è rivolta al tribunale quando mio fratello era vivo? Nessuno, nella mia famiglia, ha mai avuto il minimo contatto con quella donna". Per quanto riguarda l' inchiesta, come detto, sono stati ascoltati Alboreto e Martini. Il pm li ha incontrati in gran segreto a Imola e nella caserma della Polizia stradale, insieme con due tecnici, primi di una lunga lista di testimoni, giovedì scorso e ieri mattina. L' interrogatorio ha toccato gli aspetti più polemici delle loro dichiarazioni, rilasciate all' indomani della morte di Ratzenberger e di Senna. Alboreto aveva raccontato di quanto fosse scosso Ayrton dopo quel sabato di sangue, e avrebbe ribadito con forza le critiche all' autodromo di Imola e al muretto di cemento contro il quale si è schiantata la Williams. Martini ha raccontato di aver discusso a lungo con Senna circa il problema delle gomme ' fredde' , che raggiungevano la temperatura giusta con fatica e che per questo rappresentavano un' ulteriore fonte di rischio. Soprattutto sul Tamburello, e soprattutto per Senna, poiché la sua Williams toccava l' asfalto. "Ayrton mi spiegava - ha detto Martini - come comportarmi per affrontare la curva col minor rischio possibile". Il problema del Tamburello non sarebbe stato però in quei tre-quattro gradini sull' asfalto, sospettati di aver fatto toccare terra alla macchina di Senna. Quei gradini, quei pochi millimetri che - come si è visto nel filmato del videomatore trasmesso ancora ieri dalla Rai - tanto inquietavano il campione, furono sottoposti ad una limatura subito dopo l' allarme. Così, infatti, ha detto l' amministratore delegato della Sagis, Federico Bendinelli, che compare nel filmato: "Il lavoro fu fatto con una macchina particolare, il giorno successivo alla segnalazione di Senna. Ayrton disse a Poggi (il direttore del circuito, ndr) che era soddisfatto. Non avvertiva più quelle asperità, le chiamò così, che ci aveva fatto notare. Prova ne sia che in seguito fece il record sul giro. Quando andai a salutarlo mi disse ' siamo a posto, è tutto ok' . Non mi risulta che poi si sia lamentato ancora. Credo che il problema vero sia un altro: Senna aveva una macchina ' critica' , come diceva lui stesso. Una macchina difficile da guidare, anche per lui". Secondo Bendinelli è tutto da chiarire il giallo dei filmati dell' incidente, ripresi dalla microcamera montata a bordo della Williams di Senna. Esistono? E chi potrebbe averne la disponibilità? "La Rai - dice Bendinelli - registra solo quelli ripresi da telecamere fisse e quelli che manda in onda in diretta. Mi pare difficile però che l' elicottero ponte in quel momento non stesse ricevendo proprio le immagini provenienti dalla vettura di Senna. Se esiste, quel filmato deve essere nelle mani della Foca".

- di PAOLA CASCELLA ha collaborato Edoardo Maggio
 
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