Processo Senna, il Pm: "Quante bugie su Senna..."

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Dailypain
view post Posted on 8/9/2009, 14:18




Repubblica — 08 novembre 1997 pagina 53 sezione: SPORT

IMOLA - Alla fine il piccolo Pm con gli occhiali e le orecchie a sventola ha imbracciato il fucile. E dai tecnici della Williams ha spostato la mira su un altro santuario, sulla Foca, sui potentissimi dirigenti della Federazione costruttori di Formula Uno. "Mentirono alla procura negandole il filmato della camera car di Senna", spara a sorpresa il sostituto procuratore Maurizio Passarini al processo per la morte del pilota brasiliano. E su alcuni uomini di primo piano della Federazione chiede una seconda inchiesta, ipotizzando il reato di falsa testimonianza. A suo giudizio il numero uno Bernie Ecclestone fece di tutto per coprire le colpe dei tecnici della Williams responsabili delle modifiche sul piantone dello sterzo dell' auto del grande campione. Reato: favoreggiamento. A Imola è il giorno della requisitoria. Passarini parla per cinque ore, spiegando perché "vuole" l' assoluzione di Frank Williams ("che sapeva dell' intervento sul volante, ma non aveva veste giuridica per impedirlo"), del commissario Fia Roland Bruynseraede, dei dirigenti del circuito di Imola Federico Bendinelli e Giorgio Poggi. Perché la condanna ad un anno di reclusione dei tecnici Williams, Patrick Heads e Adrian Newey, ("una pena congrua per un macroscopico errore"). Ma soprattutto spiega qual è la ragione per la quale chiede la trasmissione degli atti alla procura di Bologna, dunque una nuova indagine, sulle bugie - presunte bugie - dei dirigenti Foca.
Raccontarono balle, dice il Pm, quando al giudice che chiedeva il filmato della camera car dell' auto di Senna negarono di esserne in possesso dando "risposte sconcertanti o addirittura comiche, ancorché tragiche". Un segno "indicativo del fastidio con cui l' ambiente della Formula 1 ha seguito queste indagini". Chi in particolare? Il Pm fa i nomi del regista Alan Wollard, del responsabile reparto Tv Eddie Baker e del tecnico delle camere-car Andrew James. Non quello di Bernie Ecclestone, che sull' argomento non è mai venuto a testimoniare. Per il padrone della Formula Uno non ci sono le false dichiarazioni. Potrebbe profilarsi però l' accusa di favoreggiamento per il contenuto delle lettere che indirizzò alla procura sotto le Due Torri nei giorni dell' inchiesta. Comunque, dopo tre mesi, quel filmato saltò fuori. Ma i fotogrammi si interrompevano proprio alla fine, mancavano degli ultimi istanti che precedettero lo schianto.
Solo nove decimi di secondo, fondamentali, della corsa di Ayrton verso la morte. Un ritrovamento davvero miracoloso quello del filmato, dopo i tanti tira e molla tra la procura che insisteva e la Foca che si schermiva, spiegando di aver cambiato immagini, "battezzando" quelle della camera car di Berger, proprio prima della curva del Tamburello, perché davanti a Senna non c' era nessuno.
Spiegazione "comica", dice Passarini. Anche perché neppure Berger aveva un antagonista visibile. Il Pm ha definito una sorta di "teatro dell' assurdo" il balletto delle dichiarazioni sull' esistenza della registrazione. Balletto in cui ha compreso anche le lettere di Ecclestone. Tanto più che mentre veniva negata ai giudici, la registrazione risultava come già data ai vertici della Williams. A questo punto Passarini, durissimo con quasi tutti i protagonisti del processo si è tolto l' ultimo sassolino dalla scarpa. "Sono deluso", aveva detto al termine dell' udienza della scorsa settimana. Ieri ha spiegato perché. La lealtà processuale della Williams, è quella ad averlo deluso. Un esempio per tutti: il mistero della scatola nera dell' auto di Senna che fu portata in Inghilterra subito dopo la tragedia, malgrado fosse sotto sequestro. Quando venne restituita, era rotta e priva dei dati. "Possiamo trascurare che la centralina fosse più danneggiata all' interno che all' esterno, perché ciò può avere un senso, ma su 20 chips, sono stati rinvenuti spezzati solo i due che avrebbero conservato in ogni caso la memoria. Sarà una coincidenza, però viene da pensare che qualcuno fosse molto geloso dei suoi programmi". E allora, dice il pm, "è doveroso avere qualche perplessità" sulle testimonianze della difesa Williams. Come quella di Damon Hill che in udienza ha infilato una serie lunghissima di "non ricordo".

- Paola Cascella

 
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