Senna ucciso dalla sospensione

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Dailypain
view post Posted on 8/9/2009, 14:23




Repubblica — 23 ottobre 1994 pagina 38 sezione: SPORT

BOLOGNA - Era proprio in quella piccola ferita sulla fronte di Senna, quel foro dall' aspetto non particolarmente significativo che però venne subito rilevato dall' autopsia, la causa della morte del campione brasiliano. La perizia medico-legale, depositata nei giorni scorsi, sembra infatti confermare indiscrezioni già pubblicate all' indomani del terribile incidente avvenuto sul circuito di Imola, il 1 maggio scorso, e nel quale il pilota di San Paolo perse la vita. Fatale viene considerata l' azione della sospensione, il colpo violentissimo di un braccio del delicato meccanismo spaccatosi nel momento in cui la Williams urtò il muretto della curva Tamburello. Il braccio spezzato, un troncone di metallo appuntito, con la ruota anteriore destra ancora attaccata, schizzò verso il casco di Senna, attraversandolo con la violenza (e gli effetti) di un proiettile. Il casco gialloverde del tre volte campione del mondo di F1 presentava infatti un buco ed una ' smagliatura' nella guarnizione gommosa della visiera, proprio in corrispondenza di una ferita lunga una decina di centimetri che, all' ospedale di Bologna, venne riscontrata nella zona frontale destra della testa di Senna. I medici hanno scoperto che, in quel punto, il cranio presentava un foro dal quale si irradiavano varie fratture, piccole e grandi. Lesioni irreversibili, aggravate da uno schiacciamento generale della scatola cranica. Fu quella la causa della morte di Senna che, ha adesso confermato la perizia, per il resto non subì altri traumi particolarmente gravi, nell' impatto contro il muro: nessun' altra frattura, né danni ad organi vitali, vennero rinvenuti, ma soltanto ematomi di vaste proporzioni al torace e alla base della spina dorsale. Se la sarebbe cavata, insomma, Senna; avrebbe avuto la vita salva, se la sospensione non fosse impazzita. Mentre si fa chiarezza su questa porzione dello scenario della tragedia di Imola, il pm bolognese Maurizio Passarini è in attesa dell' esito definitivo dell' ultimo esame che i laboratori dell' Aeronautica di Pratica di Mare stanno effettuando su un segmento del piantone dello sterzo della Williams di Senna. Altre perizie avevano già messo in luce una grave usura del metallo, tale da far pensare che proprio la rottura dello sterzo fosse stata la causa dell' incidente. Da più parti ci si era chiesti come mai Senna non avesse accennato alcun tentativo per evitare l' impatto frontale contro il muro e qualcuno aveva anche immaginato che un malore avesse fatto perdere i sensi al pilota. In realtà, sembra che Senna abbia accennato ad una manovra, che abbia provato a sterzare, ma il volante a quel punto non era più collegato con le ruote, non le comandava più. Se il particolare del piantone rotto verrà ora confermato, sarà possibile stabilire con certezza la responsabilità dell' uscita di pista dell' auto e dell' incidente mortale, riportando in primo piano la figura (e la responsabilità) di Frank Williams, in qualità di proprietario del team per il quale Senna correva, già raggiunto, per altro, da un avviso di garanzia, insieme con altri tecnici e i responsabili del circuito di Imola. I risultati della perizia sono previsti per la metà novembre.

- di PAOLA CASCELLA
 
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