Senna, giallo dei risarcimenti

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Dailypain
view post Posted on 8/9/2009, 14:33




Repubblica — 01 marzo 1997 pagina 54 sezione: SPORT

IMOLA - Niente più scogli sulla strada del processo per la morte di Ayrton Senna. Ieri mattina il pretore Antonio Costanzo ha dato il via al dibattimento rimuovendo, uno alla volta, gli ostacoli procedurali che erano stati alzati dalla difesa. Eccezioni importanti che avrebbero potuto bloccare il lavoro dei giudici, gettando un' ombra di discredito sull' efficienza dell' ufficio dell' accusa. O addirittura spedire il processo altrove finendo per rinviare di chissà quanto tempo la sentenza. Invece no. Il pretore lo ha deciso mentre nella grande aula del dopolavoro imolese si facevano i conti del risarcimento che la famiglia di Senna avrebbe ottenuto da un' assicurazione sottoscritta dalla Williams per i suoi piloti. Un giallo che non è stato chiarito. Secondo qualcuno si tratterebbe di sessanta miliardi che si sarebbero aggiunti ai 30 sborsati dalla scuderia inglese in favore della Fondazione brasiliana intestata al pilota. Numeri enormi che spiegherebbero la decisione dei parenti di Senna di non costituirsi parte civile all' interno del processo. "Io però non ne sono a conoscenza", ha ribadito anche ieri Giovanni Carcaterra dello studio Carnelutti, l' avvocato italiano dei Senna. E identica smentita è venuta dalla famiglia. Ma quel che conta oggi è che si va avanti. Per il Tribunale sono del tutto valide e utilizzabili le perizie tecniche volute dal pm Maurizio Passarini.
Queste le risposte del pretore alle eccezioni che erano state avanzate in primissima battuta, ma anche ieri, quando gli avvocati degli imputati inglesi hanno posto un problema di incompetenza territoriale. Senna morì al pronto soccorso dell' ospedale Maggiore di Bologna a causa di un incidente avvenuto, secondo le conclusioni dell' accusa, per la rottura del piantone dello sterzo sul quale i meccanici della Williams lavorarono probabilmente a Parigi. Dunque, questo il ragionamento degli avvocati, che c' entra Imola? Il Tribunale competente non può essere che quello di Bologna. Per Costanzo invece vale il fatto che il piantone, una volta modificato, sia stato 'affidato' a Senna a Imola, quando il campione prese posto nell' abitacolo della Williams per correre il Gran premio di San Marino. "Siamo soddisfatti - tira un sospiro di sollievo Passarini - Il pretore ha riconosciuto il rispetto dei diritti degli imputati: non ci sono state scorrettezze. Questo è il primo passo per capire come si sia verificato l' incidente nel quale è rimasto ucciso Ayrton Senna. Conto che sia possibile compiere anche gli altri passi dai quali dipende l' accertamento della verità".

- Paola Cascella
 
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