Il processo di Senna rischia di saltare

« Older   Newer »
  Share  
Dailypain
view post Posted on 8/9/2009, 15:01




Repubblica — 21 febbraio 1997 pagina 20 sezione: ATTUALITA'

IMOLA - La macchina della giustizia ingrana la marcia, senza esitazioni, alle 9,40. Due ore dopo, alle 11,30 è già chiaro però che qualcosa non va. Fin dal primo giorno il processo per la morte di Ayrton Senna s' incarta, inciampa, rischia il blocco. Per qualcuno potrebbe addirittura saltare del tutto. E la colpa non è degli agguerritissimi imputati inglesi. No, forse la 'colpa' è della procura della pretura bolognese, dei magistrati che hanno avuto 'l' ardire' di portare sul banco degli imputati i grandi capi della Federazione internazionale di automobilismo e quelli della Williams. E forse hanno sbagliato un passaggio procedurale. E' duro da ammettere dopo aver tanto sbandierato la civiltà e il rigore delle leggi italiane che non guardano in faccia nessuno, nemmeno la Formula Uno, nel rispetto dei diritti di tutti. Ma le perizie sul piantone dello sterzo dell' auto di Senna e sulla regolarità della curva del Tamburello, dove avvenne l' incidente mortale, potrebbero essere nulle, o forse inammissibili, per almeno un paio dei sei imputati. Adrian Newey, il progettista della Williams, e Roland Bruynseraede fino al giugno scorso non sapevano di essere sotto inchiesta, quindi non parteciparono alle perizie con i loro consulenti. E non è poco, visto che quegli esami non possono essere ripetuti: in tre anni la ruggine ha incrostato lo sterzo di Senna e la curva del Tamburello non esiste più. L' autodromo l' ha tagliata via. "Perizie nulle, diritti della difesa calpestati, a Newey è stato fatto credere di essere solo un teste e non un imputato", strilla per oltre un' ora l' avvocato Luigi Stortoni in un' aula vuota di pubblico e piena di giornalisti.
"Bruynseraede non è mai stato neppure interrogato", prosegue l' avvocato Roberto Causo. "Non potevo inserirli prima nel registro degli indagati - replica il pm Maurizio Passarini - perché Newey non figurava nell' organico della Williams. Egli stesso si definì progettista di aerodinamica. Fu Patrick Head a precisarmi molto più tardi che era stato lui a preparare la modifica del piantone.
Bruynseraede invece veniva citato come direttore di gara, e non come l' ispettore Fia che rilasciò la licenza all' autodromo". Il pretore deciderà il 28 febbraio. Intanto però la figuraccia aleggia su Imola.
Il processo potrebbe dover rinunciare alle complicate perizie del pm? E come si chiarirebbe allora, la ragione della morte di Senna? La famiglia di Ayrton probabilmente attende, ma solo dietro le quinte.
Come annunciato, a questo processo, che sembra fatto dagli avvocati (di imputati c' è solo Federico Bendinelli) non è venuto nessuno di loro. "Sarebbe un modo per rinnovare un dolore e un trauma - spiega l' avvocato Giovanni Carcaterra. - I familiari di Ayrton non si vogliono costituire parte civile. La mia presenza qui indica soltanto il loro desiderio di vigilare, il loro interesse per quello che il processo potrà appurare, ma senza un ruolo di schieramento". Secondo il legale dietro la rinuncia ad una richiesta di danni da parte dei parenti di Ayrton non c' è un accordo economico precedente al processo. E neppure un' elargizione alla Fondazione Senna. Solo il desiderio di non accusare e di non partecipare ai conflitti. Del resto si è azzittito molto del rumore che ha preceduto il processo.
"Frank Williams e Patrick Head verranno in aula soltanto in occasione delle udienze importanti per loro - dice l' avvocato Oreste Dominioni - Vogliono rimanere fuori dalle polemiche. Quello che è uscito sui giornali inglesi a proposito del processo non è farina del loro sacco. Non stanno manovrando nell' ombra. Per noi la rottura del piantone non fu la causa, ma la conseguenza dell' incidente. Le responsabilità dell' autodromo? Si vedrà in seguito durante il processo". Per l' avvocato Roberto Landi che difende Federico Bendinelli, il presidente della Sagis, la società che gestisce il circuito "le accuse a Imola derivano da un' errata lettura e da un' errata interpretazione delle norme che parlano della complanarità dei bordi della pista. Dimostreremo le nostre ragioni".

- Paola Cascella

 
Top
0 replies since 8/9/2009, 15:01   76 views
  Share