... e per ora, il neo campione del mondo, non pensa al contratto. "Non ho ancora parlato in maniera seria con il team circa il futuro, mi siederò e discuterò di questo quando avrò superato la sbornia per questo successo", ha dichiarato l'inglese
Il 'paracarro-tassista' adesso esige rispetto. Ai tanti detrattori che lo dipingevano come un pilota low profile, passato senza merito dalla disoccupazione alla gloria, Jenson Button nemmeno risponde più: per lui parla il titolo mondiale vinto con una giornata di anticipo, ma di fatto preannunciato con la sestina di gran premi conquistata quasi tutta in avvio di stagione. E anche "meritato", come grida soddisfatto Ross Brawn, il re Mida della formula 1 capace di portare sul trono iridato la sua scuderia nel primo anno di corse, e come bisbiglia a denti stretti il compagno di scuderia di Button, Rubens Barrichello.
Il giorno dopo il successo mondiale, anche la Gran Bretagna scopre che non è solo Lewis Hamilton, iridato della passata stagione, a saper stare al volante, che al suo connazionale ha dovuto lasciare il testimone. "Ora lo sappiamo. Jenson Button ha il cuore di un vincente", scrive il Times. E il vincente ora è pronto a battere cassa, perché se quando è approdato alla neonata Brawn era solo un pilota a spasso dopo l'addio alle corse della Honda e quindi con poche pretese da avanzare, all'indomani del titolo conquistato, le frecce nel suo arco sono aumentate notevolmente. Button ha dimostrato di avere la stoffa del campione e pretende un nuovo contratto, adeguato al suo nuovo status di re della Formula Uno. L'obiettivo è quello di restare alla corte di Ross Brawn, sempre che il compenso sia adeguato.
"Voglio restare qui il prossimo anno - ha dichiarato il neo campione, volato in Inghilterra con un jet privato -, voglio stare con un team che può competere per la vittoria come in questa stagione e io credo che la Brawn sia in grado di farlo. Questi ragazzi sono meravigliosi, nella nostra scuderia c'é gente di talento. E noi siamo in una posizione vantaggiosa: abbiamo lavorato quest'anno sulla macchina che più non avremmo potuto, ma dobbiamo farlo ancora".
Della prossima stagione ancora non si è parlato, confessa Button, che prima vuole riprendersi dalla giusta euforia del momento. "Non ho ancora parlato in maniera seria con il team circa il futuro, mi siederò e discuterò di questo quando avrò superato la sbornia", ha detto con un sorriso. Button infatti aveva accettato una riduzione di cinque milioni di euro pur di trovare una monoposto all'inizio della stagione, ora si aspetta un nuovo contratto da 8,5 milioni di euro per il 2010. Un aumento che Button sente di meritare dopo aver contribuito a far vincere alla sua scuderia anche il mondiale costruttori.
La notte trascorsa in albergo a San Paolo l'ha passata dandosi pizzicotti per accertarsi che quanto accaduto fosse proprio vero. "Credo che molti piloti che riescono a vincere il mondiale vanno fuori di testa. Ho dormito non più di tre ore, non volevo perdere col sonno questa meravigliosa sensazione. Mi svegliavo ogni ora con un sorriso stampato sulla faccia - ha raccontato -... Tra qualche giorno mi renderò conto di quello che ho fatto e sarà ancora più bello".
Le telefonate di rito dopo il trionfo alla mamma, rimasta in Inghilterra e alla fidanzata, la modella Jessica Michibata che vuole vedere prima di volare alla volta di Abu Dhabi per la passerella finale del mondiale di formula 1. Che comunque, a parte la faccia sorridente del 29enne britannico, continua ad avere strascichi polemici. Non si chiude infatti il capitolo che riguarda Flavio Briatore e il crashgate al gp di Singapore del 2008. L'ex manager della Renault, radiato per aver istigato il falso incidente secondo la Fia, ha presentato il ricorso per avere l'annullamento della sentenza e il risarcimento al tribunale di grande istanza di Parigi che esaminerà il caso il prossimo 24 ottobre. Poi spazio al gran finale con l'ultima gara della stagione negli Emirati Arabi. Ancora uno show per Button, il pilota che nessuno adesso chiamerà tassista.
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