Ben Spies tenterà l'ultima decisiva rimonta su Haga per regalare il primo titolo nelle derivate di serie alla Yamaha, prima di passare alla MotoGP: "Questa squadra merita davvero il Mondiale". Il giapponese della Ducati sfida anche il suo passato ma confida nel suo sensazionale stato di forma
HAGA CONTRO IL PASSATO - Ben Spies contro Noriyuki Haga: la sfida all'ultima curva sull'autodromo Internazionale dell'Algarve eleggerà il nuovo campione del mondo. Si annuncia un finale al cardiopalmo, e Nitro Nori è determinato a riscattare la delusione del 2007 quando il titolo sfumò per soli due punti: al giapponese non bastò la favolosa doppietta nell'ultima gara a Magny-Cours, Toseland si salvò grazie a un settimo e a un sesto posto nelle due manche. Ora la storia è diversa, Haga può 'amministrare' dieci punti di vantaggio, ma Texas Terror non farebbe dormire a nessuno sonni tranquilli.
NUMERI IMPRESSIONANTI - Tredici vittorie su ventisei finora (otto quelle di Haga), Spies ha il compito di ribaltare la classifica, che al momento lo vede indietro di dieci punti rispetto al rivale. Nella storia del Mondiale, per quattro volte il pilota classificato dietro al leader è riuscito a vincere il titolo: l'ultima impresa l'ha compiuta Carl Fogarty nel 1998 rimontando sei punti su Troy Corser. L'asso della Yamaha non è nuovo a queste imprese visto che quest'anno ha registrato uno svantaggio massimo da di 88 punti dopo le gare del Sudafrica e compiendo la più grande rimonta della storia ha preso il comando della classifica con 18 punti sul giapponese dopo il round del Nürburgring, in Germania.
L'ATTESA DI SPIES - "Non posso far altro che attendere di scendere in pista e prepararmi al meglio per le gare di domenica. Abbiamo lottato duramente tutto l'anno per le vittorie di manche, e per essere un 'rookie' su una nuova moto penso che abbiamo conseguito dei risultati abbastanza buoni. Ora sono completamente concentrato sul conseguire una doppia vittoria, mi piacerebbe molto poter consegnare il titolo alla squadra, lo meritano davvero e hanno lavorato così duramente perchè questo potesse accadere - confessa Texas Terror che denota la sua consueta umiltà - Andiamo forte sul circuito di Portimao, quindi darò tutto per vincere la sfida contro Nori. Ci saranno piloti che su questa pista andranno veloci, come sempre. Sarà un altro giorno di gara emozionante".
YAMAHA A CACCIA DELLA PRIMA - La casa di Iwata insegue un titolo che per ora è sempre sfuggito, e questa è davvero un'occasione ghiotta visto che Texas Terror l'anno prossimo lascerà il team di Massimo Meregalli per approdare alla MotoGP con il team satellite Monster Tech3. In caso di insuccesso (se tale si può definire) la Yamaha dovrà reinventarsi nel 2010 con una squadra completamente nuova. Ma Lin Jarvis, responsabile Yamaha Motor Racing, è pronto a vivere la sua domenica di passione: sveglia presto in Malesia per festeggiare il titolo di Rossi, e attesa fino a notte quando, per via del fuso orario, si correrà Gara 2 della Superbike. Facendo tutti gli scongiuri del caso, Jarvis potrebbe celebrare la coppia di campioni del mondo (Rossi e Spies) sul circuito di Valencia, dove il texano correrà con una wildcard.
KAWASAKI TUTTA NUOVA NEL 2010 - Intanto è stato definito il line-up del Kawasaki Racing Team per la prossima stagione. Dopo l’ingaggio del pilota australiano Chris Vermeulen, la squadra diretta da Paul Bird ha ufficializzato l’arrivo di Tom Sykes. Il 24enne britannico è entusiasta: "Ho già lavorato con la squadra e so quanto sia valida, uno dei migliori team per cui abbia corso". Vermeulen, invece, confessa: "Ho parlato con la Kawasaki e mi hanno confermato che volgiono provare a vincere il Mondiale". Ultima con la Honda Ten Kate per Carlos Checa: lo spagnolo passerà al team Althea Ducati ma vuole chiudere in bellezza: "Mi auguro di salutare la squadra nel modo migliore e ringraziarla per questi due anni passati insieme".
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